Bonus condizionatori 2018: detrazione costi climatizzatore dalla dichiarazione dei redditi
Bonus condizionatori 2018: acquistare un climatizzatore risparmiando è possibile, basta rispettare alcune regole e ricordarsi di conservare tutte le relative fatture.
Con la Legge di Bilancio 2018 infatti sono stati confermati tutti quei bonus e agevolazioni con i quali risparmiare sull’acquisto di un condizionatore o di una pompa di calore. Nel dettaglio, si tratta di:
- detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie;
- bonus mobili (detrazione sempre al 50%);
- detrazione del 65% per gli interventi di efficienza energetica (ecobonus).
Bonus che possono essere utilizzati per il periodo d’imposta 2018: in tal caso chi acquista oggi un condizionatore ne trarrà agevolazione con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno.
Ma le stesse agevolazioni erano in vigore nel 2017, per questo motivo se avete acquistato un condizionatore lo scorso anno dovete dichiararlo nella dichiarazione dei redditi del 2018 (in scadenza il 23 luglio), così da beneficiare fin da subito della detrazione Irpef sul costo sostenuto.
C’è però un’importante novità rispetto allo scorso anno che rende l’acquisto di un condizionatore persino più conveniente: la riforma delle bollette elettriche.
Si tratta di una novità che, a differenza delle altre, non interviene sui costi per l’acquisto e l’installazione di un condizionatore, ma per quelli di gestione. Questa, come vedremo meglio di seguito, riforma le tariffe elettriche rendendo più conveniente l’utilizzo di un climatizzatore nelle calde giornate estive.
Prima di vedere come cambiano le bollette, facciamo chiarezza su tutti i modi in cui è possibile detrarre il costo del condizionatore a pompa di calore dalla dichiarazione dei redditi.
Cos’è il Bonus condizionatori?
Questa estate chiunque acquisti un condizionatore d’aria in pompa di calore, ha diritto al Bonus climatizzatori e potrà detrarre la spesa sostenuta dalla dichiarazione dei redditi (da presentare il prossimo anno). Dal 730, inoltre, sono detraibili anche i costi sostenuti per l’acquisto di un nuovo condizionatore non ad alta efficienza, purché sia a risparmio energetico.
Quindi, se avete appena acquistato un climatizzatore vi interesserà sapere come usufruire di questo bonus. Di seguito trovate tutte le informazioni necessarie, sia sul Bonus condizionatori 2018 che sull’IVA agevolata del 10% sull’acquisto di un nuovo climatizzatore.
Il Bonus condizionatori è un’agevolazione fiscale che spetta a tutti coloro che hanno acquistato un condizionatore. Il Bonus climatizzatore è fruibile sia nel caso di ristrutturazione edilizia sia in mancanza della stessa.
Tuttavia, affinché un cittadino possa detrarre (in 10 quote annuali) il costo del condizionatore dalla dichiarazione dei redditi è necessario che l’acquisto sia documentato e che sia stato pagato seguendo alcune particolari indicazioni che vedremo di seguito.
Come pagare il climatizzatore?
Come abbiamo detto in precedenza, per poter approfittare del bonus condizionatori è necessario che il pagamento presenti alcuni requisiti:
- deve essere documentato;
- deve essere fatto tramite bonifico bancario o postale;
- nel bollettino deve essere indicata la causale relativa ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati;
- nel bonifico venga indicato il codice fiscale del beneficiario e la Partita IVA (o codice fiscale) del negozio o del rivenditore.
- inoltre, sono accettati i pagamenti fatti tramite carte di credito o carte di debito.
Ricordate di conservare tutte le ricevute dei pagamenti e le fatture d’acquisto del condizionatore, in quanto valgono come documentazione fiscale.
Bonus condizionatori: qual è il suo valore?
Il valore del Bonus condizionatori dipende dal tipo di climatizzatore e dal tipo di intervento. Infatti, ci sono quattro tipologie di bonus:
- bonus condizionatori con ristrutturazione edile;
- bonus climatizzatori risparmio energetico;
- detraibilità condizionatori con bonus mobili;
- bonus condizionatori senza ristrutturazione.
Vediamo nel dettaglio in cosa consistono e quali sono le differenze tra queste tipologie di Bonus condizionatori e a quanto ammonta il loro valore.
1) Bonus condizionatori con ristrutturazione edile
Quando un condizionatore viene acquistato in seguito ad una ristrutturazione dell’abitazione, il prezzo del climatizzatore può essere detratto del 50% dalla dichiarazione dei redditi, approfittando del Bonus ristrutturazioni 2018. Affinché il prezzo del condizionatore possa essere detratto è fondamentale che sia a risparmio energetico.
2) Bonus condizionatori 2018 risparmio energetico
Al cittadino che ha effettuato una sostituzione di un impianto di riscaldamento di un’abitazione (o di un altro locale commerciale) con un condizionatore a risparmio energetico, spetta una detrazione IRPEF IRES pari al 65% dei costi sostenuti, con un tetto di spesa pari a 46.154 euro.
Per fruire del bonus condizionatori con il risparmio energetico è fondamentale che l’impianto di riscaldamento fosse preesistente e sia stato sostituito con un nuovo impianto a pompa di calore ad alta efficienza energetica.
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3) Detraibilità condizionatori con Bonus mobili
Quando si realizza una ristrutturazione edilizia straordinaria e nel frattempo si acquistano mobili e elettrodomestici A+ (in cui sono compresi anche i condizionatori), potrete usufruire del Bonus mobili 2018, con cui potrete detrarre il 50% dei costi sostenuti dalla dichiarazione dei redditi.
4) Bonus condizionatori senza ristrutturazione
Se non avete effettuato lavori di ristrutturazione ma avete appena acquistato un condizionatore con pompa di calore, potrete comunque fruire di un’agevolazione fiscale. Infatti, quest’intervento rientra nei lavori detraibili al 50% su 10 anni.
Acquistare un condizionatore: come si calcola l’IVA?
Sull’acquisto del condizionatore è prevista un’IVA agevolata del 10%, e non del 22%, in quanto è considerato un bene significativo.
Tuttavia, questa aliquota non si applica al prezzo totale del condizionatore, ma alla differenza tra il valore totale del servizio e il costo del condizionatore.
Ad esempio, consideriamo che il condizionatore e la sua installazione vi siano costati 3.000€ in totale. Nel dettaglio, il costo del condizionatore è di 2.300€, mentre quello d’installazione è pari a 700€.
Sul costo totale della manodopera verrà applicata l’IVA al 10%. Sul condizionatore, invece, solo una parte sarà tassata al 10% mentre all’altra viene applicata l’aliquota al 22%.
Quindi, bisogna sottrarre il prezzo del condizionatore dal costo totale dell’intervento (3000-2300) e applicare l’IVA del 10% alla differenza (700€). La parte restante (1600€) sarà tassata con un’aliquota del 22%.
Come risparmiare grazie alla riforma delle bollette
Dal 1° gennaio 2018 è stata completata la riforma delle tariffe elettriche, con l’introduzione della nuova tariffa TD per i servizi di rete.
Nel dettaglio, la riforma prevede la cancellazione della progressività della tariffa. Quindi, mentre prima della riforma il costo del KWh aumentava progressivamente con il crescere dei consumi, d’ora in avanti non sarà più così.
Ogni consumatore quindi pagherà ogni kWh in base a quanto stabilito nel contratto, indipendentemente dalla quantità di consumi.
Una buona notizia, poiché anche se con gli ultimi modelli di condizionatori sono stati ridotti notevolmente i consumi, non si può certamente negare che nel periodo estivo l’importo della bolletta elettrica salga notevolmente proprio per l’impatto dell’accensione di un climatizzatore a pompa di calore.
Inoltre, con le nuove tariffe chi vuole adattare la potenza elettrica all’acquisto di una pompa di calore molto grande, potrà aumentare la potenza elettrica indicata nel contratto senza dover spendere troppo. Un vantaggio in più, specialmente se consideriamo che quella che sta per arrivare potrebbe essere l’estate più calda degli ultimi anni.